Opere di

Davide Morelli


INAFFERRABILE

Guardo di sbieco il muro. Appare
la coda bifida di una lucertola,
compare il dorso, rivestito di squame
e….negli interstizi della siepe
già non la vedo….come se con un
guizzo fulmineo, un lesto strascicare
di zampe si fosse divincolata in un
cunicolo; come se il crocicchio dei
colori lividi del tramonto, il riverbero
di un fievole sfarfallio di raggi l’avesse
resa invisibile. Forse è sgusciata in
una fessura, in un anello d’ombra,
in una zona morta dei miei occhi,
forse in una crepa nascosta, dove
cade l’intonaco e affiora la calce,
sfuggendo alla mia vista, ormai
inafferrabile.

(pubblicata dal poeta Maurizio Cucchi su La stampa nel Luglio 2004)


PER UN ATTIMO

Per un attimo ti sembra
di raggiungere il nervo delle cose.
Ma un battito di ciglia non è
un colpo d’ali che ti solleva
ed è vana ricerca aspirare
al sillogismo dell’esistenza.
Così ritorni nell’orbita della vita
come una favilla, ormai incasellata
in una goccia, come in un’impronta
di luce un tremito d’ombra.


GIOCHI DI SPECCHI

Sono una mosca nella bottiglia.
Tutto il resto è pura paccottiglia.
Sono coda di lucertola tagliata
che guizza davanti alla tua vetrata.
Io gioco con i simboli ad iosa,
però ciò non sana alcuna cosa.
Giochi di specchi o scatole cinesi,
ma l’importante è non essersi arresi.


GODOT (PENSANDO A CLAUDIO LOLLI)

Essere umani significa anche
avere tutte le carte truccate
e ciò nonostante perdere lo stesso.
Essere umani significa anche
cercare punti fermi, approdi;
trovare segni inequivocabili
dove non c’è certezza assoluta.
Significa anche cercare l’altrove
nella realtà più convenzionale.
Ci sono innocenti senza colpa
condannati alla sofferenza atroce…
Anche oggi noi eravamo in attesa.
Un posto vale l’altro per attenderlo.
Certi l’attendono tutta la vita.
Anche oggi Godot ha dato forfait.
Non ci restano che giochi di specchi,
accostamenti inusuali di parole,
verità posticce o provvisorie.
Ma non possiamo dire ad ogni modo
che eravamo soli.

(pubblicata su La Repubblica dal prof. Alberto Bertoni nel Febbraio 2019)


LA ROSA

La rosa non è affatto borghese,
ma lo imparerai a tue spese.
Abbandonati alla sua bellezza
e coglila nella sua pienezza.


L’ARTEFICE

Sono miracoli i fiori sbocciati.
Una bellezza i viali alberati.
Ma non confonderti nel molteplice.
È solamente uno l’artefice.


NELLA RETE

Ormai sono un pesce nella rete,
mentre la storia sempre si ripete:
il qualunquismo che prende la mano,
l’immobilismo che regna sovrano.


IL MONDO FUTURO

Questo mondo non è mica finito.
Anzi è proprio così assortito.
È in rovina solo l’Occidente.
Incalzano l’Africa e l’Oriente.



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